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3 distorsioni cognitive che devi conoscere

Introduzione

Il cervello prende scorciatoie

Il cervello prende scorciatoie per analizzare ed interpretare la realtà: le informazioni che in ogni secondo stimolano il nostro Sistema Nervoso Centrale superano di gran lunga la sua capacità di elaborazione. Per questo il nostro sistema cognitivo ha sviluppato una serie di scorciatoie che gli permettono di diminuire il carico di lavoro: viene sacrificata un po’ di precisione per guadagnare velocità. Se questo da un lato ci permette di affrontare la quotidianità senza rimanere paralizzati da un processo infinito di analisi, è anche vero che non sempre giunge a risultati ottimali. Perchè quando il cervello prende vie più brevi, può lasciarsi indietro parti di informazioni importanti o non vedere il quadro completo della situazione. Vediamo assieme alcune di queste scorciatoie.

Bias della verità

Siamo biologicamente programmati a fidarci degli altri: in prima battuta prendiamo per vero il contenuto di quanto ci viene detto. Fermati un attimo e pensa a tutte le interazioni che hai quotidianamente nel corso della giornata. Tutte. Quanto sarebbe estenuante e difficile arrivare a sera se diffidassi di ogni persona che incontri? Il cassiere al supermercato. L’edicolante che ti vende il biglietto della metro. L’architetto che ti ha costruito casa. Il panettiere da cui compri il trancio di pizza. Il cameriere al ristorante… Mettere in discussione ogni singola parola, ogni singola interazione ci sfinirebbe e molto probabilmente non avremmo le energie per arrivare a sera. Non avremmo avuto nemmeno le condizioni per creare gruppi sociali – e sono proprio i gruppi sociali che ci hanno permesso di sopravvivere ed evolverci! Ecco quindi che fidarci degli altri costituisce un enorme vantaggio. Se non fosse che ciascuno di noi mente. Quotidianamente. “It’s a basic truth of human condition that everybody lies” diceva il Dr. House. Un’enorme falla sopratutto laddove la posta in gioco è alta (E’ possibile individuare una bugia? Si. E’ facile? E’… complesso.).

Euristica della disponibilità

L’euristica della disponibilità è una scorciatoia mentale che ci porta a ritenere più probabile qualcosa che richiamiamo facilmente alla memoria. E’ importante comprendere che la salienza non equivale alla probabilità. Influisce nella misura in cui ci facciamo guidare ciecamente dalla nostra esperienza senza valutare tutto il quadro. Quanto è stato facile pensare a “terrorista” in presenza di una persona mediorientale? Il click mentale rischia di essere automatico ed inconscio. Tuttavia il fatto che sia facile da richiamare alla memoria non ha nulla a che vedere con la probabilità che si applichi alla persona in questione. L’euristica della disponibilità è fortemente condizionata dall’effetto recency, che ci porta a prestare più attenzione alle ultime informazioni ricevute.

Bias di conferma

Il bias di conferma è una distorsione molto pericolosa che ci porta a prendere in considerazione solo le informazioni che avvalorano il nostro punto di vista ed a scartare tutte le altre. Ci piace aver ragione. Quanto è bella la sensazione di poter dire a qualcuno: “te l’avevo detto!” Una goduria. Purtroppo preferiamo aver ragione che arrivare alla verità. Ed in questo processo spesso tralasciamo un’accurata analisi di tutti i dati in nostro possesso, correndo a prendere in considerazione solo ed esclusivamente quelli che ci danno ragione. Prendere in considerazione che un’opinione possa essere sbagliata dopo che l’abbiamo formata è un processo energeticamente molto dispendioso. E’ un po’ come se dovessimo tirare una sorta di freno a mano menale ed anche il solo ammettere con noi stessi che avevamo torto (senza dirlo a nessun altro!) ci ferisce. Prendiamo ancora una volta ad esempio un contesto di recruiting o quello di un business meeting in cui incontri un potenziale partner di affari, se ti concentri solo ed esclusivamente sulla parte di informazioni che rafforza la tua opinione, potresti perderti altri dati molto più utili, privandoti della possibilità di comprendere come magari il candidato possa effettivamente essere una valida risorsa per la tua azienda o l’imprenditore un pessimo partner con cui entrare in affari.

In conclusione

E’ importante comprendere come funzioniamo. Questi meccanismi sono parte integrante di chi siamo e non è possibile interromperli. Nonostante io studi questi argomenti da anni e continui a trovarli affascinanti, capita spesso anche a me di rendermi conto di essermi andato ad infilare in un sentiero che mi ha portato fuori strada.

E’ normale.

Tuttavia è continuando ad imparare a conoscere come funzioniamo ed a metterci in discussione che possiamo mitigarne gli effetti. Abbraccia l’opinione che ti sei fatto, fa un respiro e va oltre. E’ solo un’opinione, una delle tante. Non sei tu.

In qualsiasi ambito della vita, professionale o personale che sia, necessitiamo di sviluppare e coltivare pensiero critico come se fosse ossigeno. E’ un processo continuo e probabilmente infinito.

Concludo lasciandoti tre semplici domande che ti saranno d’aiuto guidandoti nella formazione di un pensiero più critico. Scoprirai che è un processo impegnativo e faticoso ma che ti ripagherà.

  • Quali altre informazioni ho a disposizione?
  • Quali informazioni possono contraddire la mia opinione?
  • Se non fosse così, in quale altro modo potrebbe essere?

 Jacopo

Bibliografia

  • Psicologia generale” a cura di Paolo Cherubini – Raffaello Cortina Editore, 2012;
  • Psicologia Sociale” Myers D. G., Twenge J. M., McGrew-Hill 3° Edizione (2019);
  • Risorse umane. Persone, relazioni e valore“, Costa G., Giannecchini M., McGraw-Hill Education; 4° edizione (4 settembre 2019);
  • Gestione e valorizzazione delle risorse umane “, Maiocca Massimo L., Massimo R., Maggioli Editore; 2° edizione (30 gennaio 2019);
  • La Selezione del Personale“, Cortese C. G., Del Carlo A., Raffaello Cortina Editore, (2017);
  • Interviste e Colloqui nelle Organizzazioni“, Castiello D’Antonio A., Raffaello Cortina Editore (2015);
  • Pensieri Lenti e Veloci” di Daniel Kahneman – Mondadori, 2016;
  • Trappole Mentali” di Matteo Motterlini – best BUR, 2015;
  • Mastermind. Pensare come Sherlock Holmes” di Maria Konnikova – Ponte delle Grazie, 2016.

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