Introduzione
Con l’avvento delle AI, alcune competenze che oggigiorno sono richieste, nel prossimo futuro sono destinate inevitabilmente a diventare obsolete, fino probabilmente a scomparire.
Mi riferisco a tre in particolare: il Data Entry, l’ECDL e le lingue straniere.
Copilot: l’AI di casa Microsoft
E’ di poco tempo fa l’annuncio ad opera di Microsoft del rilascio di Copilot, la nuova AI che si integra totalmente a Microsoft 365. Con la diffusione del video di presentazione, Microsoft ha tolto il coniglio dal cilindro, staccando la concorrenza ancora una volta. E molto più di quanto possa sembrare.
Che Copilot abbia un impatto nella nostra produttività o meno è indifferente, quello che conta è che la presenza di sistemi informatici sempre più “intelligenti”, in grado di anticipare le richieste e di produrre outcome molto elaborati e personalizzati, è già una realtà che cambierà il nostro modo di relazionarci e di lavorare con una traiettoria che allo stato attuale non possiamo elaborare. Basti pensare a come il fordismo abbia modificato la produzione della fabbrica o di come l’introduzione della mail abbia costretto i sistemi postali a reinventarsi introducendo servizi non proprio postali.
Ma torniamo a noi, competenze che diventeranno obsolete.
Data Entry
E’ facilmente ipotizzabile che nel giro di 10 anni, se non solo 5, la modalità di interfacciarsi con i device vedrà l’introduzione della modalità orale: probabilmente la tastiera non scomparirà del tutto, ma sarà molto meno centrale, cedendo il posto alla possibilità di dialogare direttamente con l’IA. Ora, chiunque oggigiorno utilizzi quanto meno un cellulare fa esperienza quotidiana di data entry. Motivo per cui difficilmente è da considerarsi di per sé una competenza: sarebbe da valutare piuttosto la comprensione del perchè si inserisce quel dato e non la capacità manuale di inserirlo. Ma con l’introduzione delle AI nei normali sistemi ed il successivo passaggio ai comandi vocali, per la maggior parte sarà l’AI stessa a selezionare ed inserire i dati. All’utente sarà richiesta una semplice supervisione di processi che diventeranno naturalmente sempre più automatizzati. Già oggi le RPA possono gestire in maniera efficace, rapida ed affidabile la gestione automatica di determinati dati. Mentre un RPA non ha capacità di iniziativa, un’AI se debitamente addestrata può averne.
ECDL
Questo medesimo processo renderà obsoleta anche la certificazione ECDL: sarà l’AI a doversi smazzare di inserire le formule in Excel o di formattare un testo in Word. Uno degli enormi vantaggi di Copilot sarà quella di permettere a chiunque di utilizzare i prodotti Office – Excel, Outlook e Teams in particolare – al 100%. L’unica competenza richiesta alla persona sarà quella di saper parlare o scrivere con l’AI, e considerato che già oggi ChatGPT funziona tramite natural language, è difficile considerarla propriamente una competenza. Quanto sarà necessario certificarsi?
Lingue Straniere
Ah si, ChatGPT. L’AI è sempre di Microsoft ed è già in grado di tradurre praticamente all’istante da una lingua ad un’altra. Compreso lingue come il Klingon o il Nav’ì. Inutile dire come ovviamente anche Copilot integri questa possibilità…
Se 2+2=4, che conseguenza non può che avere?
E lo dico a malincuore, dato che una delle mie lauree è proprio in Lingue per la Cooperazione Internazionale.
Conclusioni
Ad oggi è difficile capire come l’AI rivoluzionerà il nostro mondo. L’unica certezza è che ci sarà un impatto. Tale impatto produrrà un inevitabile cambiamento anche nelle specializzazioni e nelle competenze che saranno da sviluppare perchè richieste sul mondo del lavoro.
Molto di quanto oggi costituisce un plus è destinato a perdere valore: un peccato considerato quanta passione doveva motivare ad investire così tanto tempo per specializzarsi e trasformare una conoscenza in una competenza.
Lo stesso processo di recruiting subirà inevitabilmente delle modifiche radicali sia nelle competenze richieste al candidato, sia in quelle al recruiter.
Occhi aperti e sguardo al futuro.
Jacopo Barillari
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